Dante Labs al fianco delle Istituzioni per la lotta al Coronavirus: pronti a fare 5 mila tamponi al giorno

Dante Labs ha annunciato oggi tramite una conferenza stampa tre progetti, con partenza immediata, che serviranno a dare manforte alle istituzioni nell'ambito dell'epidemia Covid-19. 

Il primo riguarda lo screening di massa, sui tamponi: 5 mila al giorno per cominciare, poi 10 mila, 15 mila e anche 40 mila, in un'operazione che è destinata a proporsi con forza in ambito nazionale. Il secondo progetto riguarda il sequenziamento dell'RNA virale, per verificare eventuali mutazioni del virus. L'ultimo, non meno importante, riguarda l'attività di sequenziamento del genoma delle persone malate, uno studio che può portare a capire chi è più a rischio di ammalarsi di coronavirus, con quale gravità e persino con quali conseguenze per il futuro.

"Non avevamo intenzione di investire sul coronavirus - ha detto Riposati in conferenza stampa - Siamo stati spronati dall'assessore Guido Liris per cercare una soluzione privata che potesse aiutare il pubblico. In queste settimane abbiamo fatto investimenti per vari milioni di euro per costruire e adattare il laboratorio all'interno del centro di ricerca, con livelli di biosicurezza 2 e 3. Un sistema che può dare risposte di scala, su base industriale, al coronavirus. L'analisi dei tamponi è simile all'analisi della genetica. Il nostro comparto hardware e software permette di lavorare su grossi volumi con l'intelligenza artificiale. Abbiamo sfruttato tutto il laboratorio esistente, combinando l'expertise sulla genomica con la nuova in ambito virale. Abbiamo acquistato materiali senza chiedere né contratti, né fondi, né nuovi macchinari. In parte abbiamo adattato i macchinari esistenti e acquisito nuovi skills grazie a esperti internazionali. In questa emergenza mettiamo a disposizione i nostri servizi alle autorità, in particolare partendo da quelle locali".

A spiegare nel dettaglio i progetti è stato Mattia Capulli: "Il sequenziamento genomico ci aiuterà a capire la reazione dell'essere umano al coronavirus. E' assai probabile che ci siano basi genetiche per cui alcuni soggetti sono asintomatici e altri problematiche serie ed estremamente serie. Da studi preliminari abbiamo verificato che si sono almeno 80 geni associati a queste risposte. Qui possiamo fare studi estremamente approfonditi e trovare correlazioni. Il secondo progetto si basa sul sequenziamento del genoma virale per comprendere evoluzione. L'ultimo è quello sulle diagnosi di positività e negatività per coronavirus. Approcciamo all'analisi con automazione e robotizzazione per una processività ad alta scala".

I test saranno validati, nei prossimi giorni il percorso di certificazione sarà completato. Non si effettueranno test direttamente sulle persone, la cabina di regia sarà pubblica. "Vogliamo evitare situazione di Far West - ha detto Riposati - La nostra ottica è aiutare a tornare in una situazione di normalità".